Il frantoio

Uno dei condimenti antichi come il mondo, che l'uomo usa molto spesso per i suoi cibi è l'olio. Tizzana che trovandosi in zona collinare, oltre che a produrre il vino buono, (Chianti Putto), produce anche l'olio di oliva, anch'esso ottimo. Salendo verso Tizzana da Via Pozzo provenendo da Catena o da via Baronciatica, provenendo da Quarrata, possiamo notare la magnificenza di queste secolari piante di ulivi abbracciare l'intera collina.

Tizzana che ha la fortuna di avere delle ottime piante di ulivi, ha anche quella di avere un frantoio, e non uno qualsiasi. Un frantoio che ha come minimo 300 anni circa e che ancora oggi come allora, usa sempre la macina in pietra.    Ogni anno l'attività, apre le porte, nel mese di ottobre.  I contadini che raccolgono le olive, le portano a frangere con una certa fretta. La fretta è giustificata dal fatto che, i frantoi in pietra oggi esistenti, sono rari, e l'olio prodotto con questo sistema, risulta molto prelibato. Tizzana, grazie alla tenacia  dei proprietari ne possiede uno; senza comunque nulla togliere agli attuali sistemi di oggi. La signora Mirella Brunetti, profonda conoscitrice della storia di Tizzana, ci svela quanto segue:

"Il frantoio ancora oggi esistente e funzionante, risale al 1700 circa, ed era di appartenenza del vescovo Scipione Dei Ricci, con annessa villa e poderi. La villa fu acquistata dalla famiglia Colzi di Monsummano, il frantoio dai predecessori degli attuali proprietari".

Si ringrazia la signora Mirella Brunetti per la gentilezza e la disponibilità di sempre.

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