Via San Michele

Esiste una strada sotto Tizzana vecchia quanto l'antico borgo stesso: via San Michele. Da questa strada passò l'intrepido condottiero lucchese Castruccio Castracani per raggiungere Tizzana e conquistare l'ambito maniero: ben più fortificato rispetto quelli di Carmignano e Artimino. L'idea del Castracani era quella di fare suo quel fortilizio; infatti avanzò su per la suddetta via fino ad arrivare alla Casarsa (che dista da Tizzana circa 500 metri). La incendiò cercando di spaventare i castellani e indebolirli per poi fare suo il fortino. Mentre il lucchese continuò la sua avanzata in ordine sparso i tizzanesi non mollarono; combatterono con tutte le loro forze riuscendo così a mettere in fuga il Castracani con i suoi uomini.

Perché ho voluto raccontare questo?  Perché oggigiorno, per recarsi a Tizzana passando da Catena, si prende per via Pozzo e si sale su fino al vecchio colle, dimenticando così quella che era effettivamente la via principale di comunicazione d'allora. Certo, se vorremmo percorrere con l'automobile via San Michele per raggiungere Tizzana sarebbe praticamente impossibile, poichè l'ultimo tratto (dalla Casarsa in su) è percorribile solo a piedi. Anche se questa via oggigiorno è usata solo dai residenti del posto, noi non possiamo dimenticarne l'importanza storica. L'importanza di questa strada non è dovuta solo all'escursione del Castracani, bensì anche per la Chiesa di San Michele, la quale ha dato il nome alla località e alla via. La Chiesa, in stile romanico, pare che sia di origine longobarda.

Vogliamo conoscere più da vicino questa via?

Lasciando la via Vecchia Fiorentina che viene dalla Catena e prendendo per via San Michele, la strada che costeggia l'ex villa Ramirez, già villa Gazzola (Foto1) e proseguendo in su per la via (Foto2) si arriva alla Chiesa di San Michele (Foto3). La sua facciata è nascosta da un passaggio sopraelevato che, dalla vicina villa attraversando la strada, portava i proprietari in una apposita loggetta che si apriva all'interno della chiesa, su in alto di fronte all'altare maggiore (Foto4). Questo passaggio permetteva ai signori di accedere alla Chiesa e assistere alle funzioni mantenendo le distanze dal resto dei fedeli. All'esterno della breve galleria si può leggere la scritta in latino:

"AERE ET COMMODO FAMILIAE DE CARCARELLIS . A FUNDAMENTI ERECTUM. A.R.S. MDCCCVII"

Questa scritta sta a significare che quel passaggio (Foto5) fu edificato per comodità con i soldi della famiglia De'Calcarelli nell'anno 1807 (Foto6). Dalla parte che guarda l'ex villa Gazzola possiamo ammirare lo stemma degli antichi proprietari spagnoli : i Montalvo (Foto7) e l'antico orologio il cui meccanismo è in fase di ristrutturazione (Foto8). Certo è inutile dirlo, quando passò di qui il Castracani questo passaggio ancora non conosceva nemmeno il nome del suo costruttore.

La via continua con il Parco della Rimembranza.

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