Ospedale Caselli

Il documento ritrovato è relativo alla donazione di 50.000 lire (un valore pari a circa 200.000 euro di oggi) da parte di un benestante industriale di Quarrata, il quale fabbricava cappelli di paglia. Il benefattore si chiamava Gian Battista Caselli.Con questa donazione lui desiderava costruire un ospedale. Infatti in seguito alla sua morte così avvenne. Oltre all'industriale Caselli, anche altri personaggi illustri quarratini parteciparono con un contributo in denaro alla costruzione dell'ospedale. All'interno dell'edificio esiste una lapide in marmo con i loro nomi.

 

Il decreto che autorizza il Comune di Tizzana ad accettare il legato disposto dal fu Gian Battista Caselli, per la fondazione di un ospedale.

Umberto I detto "Il re buono" in un ritratto del 1890.

L'ospedale Caselli in una rara foto del 1903. Tratta dal libro: Tizzana nel ventesimo secolo.
A cura di Sandro Nannucci e Ivan Tognarini
Edito da Edizioni Scientifiche Italiane

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