Vivaldo Matteoni
E' stato l'amico Carlo Rossetti a comunicarmi la triste notizia che Vivaldo, il “Vivaldo nazionale” come lo chiamavano affettuosamente i quarratini, era partito… Partito per un lungo viaggio, per andare a occupare un posto di riguardo al cospetto di Dio, davanti al quale ora starà sicuramente declamando per infinite volte, come infinita sarà la sua contemplazione, i suoi cavalli di battaglia come "L'uomo dal fiore in bocca" o l'Enrico IV di Pirandello, che tante e tante volte ha rappresentato sui nostri palcoscenici.
E quando ho attaccato il telefono con Carlo (che di Vivaldo oltre che grande amico è stato anche compagno di teatro) lo scorso 9 febbraio, il mio pensiero è corso immediatamente a un magico dopocena di dodici anni fa (era il giugno del 1977). Con un amico incontrai Vivaldo nel parco della “Villa”, a Quarrata. Seduti intorno a un tavolino, il primo caldo di un'estate ormai imminente, Vivaldo, quasi ottantenne, si lasciò andare raccontandosi e raccontandoci, con voce narrante, tutto il suo amore per il teatro.
Quel teatro che lo vide debuttare sul palcoscenico, lui ragazzo di sedici anni, in Fiamma spenta, nella parte di un vecchio maggiordomo. “Fu quello - ci disse Vivaldo – un amore a prima vista”, che non lo abbandonerà più, iniziando così un percorso lungo tutta una vita, che lo porterà non solo a militare nel GAD di Pistoia, ma a frequentare gli studi RAI di Firenze per una quindicina d’anni, fino a essere scritturato per due episodi del “Maigret” televisivo, al fianco di attori del calibro di Gino Cervi, Arnoldo Foà, Andreina Pagnani e il pistoiese Pier Luigi Zollo.
Scena tratta dall'Enrico IV
E ancora ho presente Vivaldo che torna con la mente alla mitica Marta Abba, l'attrice preferita dal grande Pirandello, “che lo stimava profondamente” e di quando lei venne a Quarrata e tutti si divertirono perché a “tavola staccavano i chicchi d’uva usando una piccola forchetta” … E le sue recite insieme a Ernesto Calindri, Renzo Ricci, Edoardo Bianchini … E gli aneddoti e i ricordi dei tanti premi ricevuti, dei tanti personaggi incontrati, lui stesso inconsapevolmente personaggio, fondatore del Gruppo Culturale e del Premio internazionale di poesia, di cui fu anima e motore e ancora la Filarmonica Giuseppe Verdi che lo vede presidente … Un’attività frenetica e intensa che fanno presto diventare Vivaldo un punto di riferimento sicuro e affidabile della cultura cittadina … E le sue recite in Io Abramo, di Lipari, in Tutto per bene, di Pirandello o in Antigone, di Sofocle, sempre nella parte del protagonista …
Questo è il mio ricordo di Vivaldo, il ricordo di un uomo che ha vissuto la vita, che ha amato la sua città, che ha amato immensamente la moglie Rina, che ha amato la famiglia e tanti amici …
Con la perdita di Vivaldo Matteoni, socio della nostra Banca dal 1975 e Grande Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica dal 1998, Quarrata è senz’altro un po’ più povera perché ha perso un figlio prediletto, uno dei più rappresentativi dell’intero Novecento, che ha animato,che ha segnato e promosso con passione, quella vera, la vita artistica e culturale della città, dal dopoguerra ai nostri giorni.
Come ho conosciuto Vivaldo Matteoni
"Vorrei ora, ricordare una persona che per tutti questi anni mi è sempre stata vicino; Sergio; una persona che tutti voi conoscete. Molte volte, mi dava anche consigli. Sergio, mi chiedeva spesso di recitare una poesia che a lui piaceva, ma che io non ho mai interpretato, oggi però in suo ricordo la voglio recitare...". Ricordo che la commozione non fu solo la sua...
Ognuno di noi che ha conosciuto Vivaldo ha la sua storia da raccontare. Ecco, questa è la mia. Una semplice storia, non ho avuto la fortuna di conoscerlo più da vicino come tanti ho sento dire, ma quel poco mi è bastato per apprezzarlo e stimarlo. Vivaldo Matteoni nacque nel 1919 nell'allora Comune di Tizzana, divenuto in seguito, nel 1959, Comune di Quarrata. Il Vivaldo "nazionale" come lo chiamavamo affettuosamente, dopo aver lungamente lavorato in RAI, sia alla radio che in televisione. Dopo aver calcato moltissimi palcoscenici e allietato l'udito di migliaia di persone, interpretando innumerevoli poesie, si congederà da noi alla longeva età di 89 anni, il 9 febbraio 2009.
Scrive Franco Benesperi (Vice-Presidente della Fondazione Banche di Pistoia e Vignole per la Cultura e lo Sport): "... è Partito per un lungo viaggio, per andare a occupare un posto di riguardo al cospetto di Dio, davanti al quale ora starà sicuramente declamando per infinite volte, come infinita sarà la sua contemplazione..."
Nel nostro piccolo spazio abbiamo voluto dedicare un posto a un grande uomo di spettacolo, quale è Vivaldo Matteoni; che ha onorato chi lo ha conosciuto e ha reso onori alla terra che lo ha visto nascere.
Infatti, in queste pagine dedicate agli Uomini Illustri, abbiamo inserito un pezzo di storia quarratina, ricordando e onorando la memoria di Vivaldo, onorando così anche la cultura.
Da Angelo, un suo stimatore.
Alla famiglia Matteoni vanno i nostri ringraziamenti per la disponibilità e la cortesia che hanno avuto, nel permetterci di inserire nel nostro sito internet un'altra pagina di storia quarratina ricordando VIVALDO MATTEONI, poeta e artista toscano, nonchè nazionale. Ancora grazie per la documentazione fotografica che essi ci hanno fornito.